COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO FAP NAZIONALE E PROVINCIALE

Il disagio dei pensionati verso la manovra finanziaria

La Federazione Nazionale delle ACLI pronta a scendere nelle piazze Verona 15 luglio 2011

 

fap_acli_napoliLa Segreteria nazionale della FAP ACLI apprezza lo sforzo comune teso ad affrontare l’emergenza finanziaria del Paese dopo il saggio invito del Presidente Napolitano. Insiste, però, nel far rilevare che troppo alto è il carico che viene messo sulle spalle dei pensionati e dei lavoratori che vedono allargarsi la forbice sociale ai loro danni.

E’ necessario – ha detto Pasquale Orlando, Segretario nazionale della FAP ACLI – cercare nel privilegio il tesoretto da dedicare al risanamento e alla crescita lavorando all’ipotesi di una patrimoniale sulle grandi rendite e i grandi patrimoni non produttivi che non generano lavoro.

La FAP ricorda l’emergenza della non autosufficienza e la necessità di una riforma dell’assistenza capace di sostenere la vita ed i consumi di milioni di pensionati poveri e in via di impoverimento”. Il governo ha prorogato di un ulteriore anno il blocco del trattamento economico della Pubblica Amministrazione e sul fronte della previdenza tutti lasceranno il lavoro più tardi, – rincara Francesco Roncone responsabile della segreteria di Verona – le pensioni, dalle 1000 euro netti in su, subiranno un taglio dell’adeguamento al costo della vita; resteranno più a lungo al lavoro anche coloro che, dal prossimo gennaio, raggiungeranno 40 anni di contributi. Mentre si dovranno pagare in più 10 euro di ticket per ogni ricetta per l’assistenza ambulatoriale specialistica, ma a fare spesso richiesta di questo tipo di assistenza sono sempre loro: gli anziani pensionati meno agiati. Le accise sui carburanti restano alti ed ancora una volta sarà la fascia sociale meno agiata a pagarne le conseguenze.
Una vera e propria macelleria sociale a danno dei cittadini, un esborso di circa 1000 euro all’anno a famiglia mentre si salvaguardia, ancora una volta, la casta.

– prosegue Roncone – I “nostri” parlamentari hanno preferito equiparare i propri stipendi, ma dalla prossima legislatura, ai sei paesi più ricchi dell’Unione europea.

I rimborsi elettorali saranno ridotti solo dalla prossima legislatura, le auto blu saranno ridimensionate solo dal prossimo anno, i finanziamenti ai partiti appena sfiorati mentre e le Province salvate in extremis ma, dulcis in fundo, e non più tollerabile, la madre di tutte le vergogne: i vitalizi agli ex parlamentari. Doveva essere la base su cui partire, il buon esempio all’insegna dell’austerity dato dalla politica e invece siamo loro prigionieri.
Orlando – La Segreteria nazionale invita tutti gli iscritti attraverso le articolazioni provinciali e regionali a partecipare alle tante iniziative unitarie che da nord a sud stanno caratterizzando il disagio dei pensionati verso una manovra necessaria e urgente che resta ingiusta.