La Fap Acli: «Negli anni della crisi fondamentale per il sostegno a famiglie e figli» Domenica è la loro festa, iniziativa in piazza Coin. «Sono una risorsa per la città»
Che la popolazione invecchia lo sapevamo, ma a leggere i dati elaborati dall’Acli su numeri dell’Istat, c’è da riflettere. Nella provincia di Venezia gli over 65 sono più di 200.000 il (24% del totale), e in alcuni comuni, tra i quali Venezia, la percentuale raggiunge il 28%. Nel 1971 gli anziani erano appena il 10% quindi in meno di 50 anni l’incremento è stato del 152%. Per questo motivo la Fap Acli (Federazione anziani e pensionati, associazione che appartiene al mondo Acli e che conta oltre 2500 nel Veneziano) ha deciso di dedicare, in occasione della festa dei nonni che sarà il prossimo 2 ottobre, un’intera giornata agli anziani e ai pensionati del territorio, mettendosi a disposizione per offrire informazioni sui temi di maggiore interesse per questa fascia di popolazione come assistenza previdenziale, amministratore di sostegno, Isee, pratiche colf-badanti, successioni, social card o sostegno al reddito.
L’appuntamento è a Mestre dalle 10 alle 17 in piazza Coin, dove sarà allestito un gazebo. «I dati demografici del nostro territorio», spiega il segretario Fap Acli di Venezia, l’ex sindaco di Mirano Franco Marchiori, «evidenziano come la popolazione anziana sia sempre più numerosa e necessiti di essere considerata con sempre maggiore attenzione. Il giorno dedicato ai nonni vuole essere un riconoscimento importante per chi rappresenta una risorsa quotidiana per la nostra società. Ogni giorno milioni di nonni dedicano gran parte del loro tempo a supporto della vita di tutti i giorni dei propri figli e nipoti». Come farebbero, ad esempio, molti giovani coppie se non ci fossero i nonni a tenere i bimbi dopo l’asilo o la scuola? Che i nonni siano una parte del welfare di questo paese è noto da tempo. «In effetti una lunga crisi economica e finanziaria ha trasformato le persone della terza età, anziani e pensionati, in veri ammortizzatori sociali, a sostegno dei familiari», aggiunge Franco Marchiori, «spesso lavoratori precari con retribuzioni basse ed insufficienti ad affrontare i costi di una vita familiare autonoma. Il reddito di questa fascia di popolazione è costituito da pensioni quasi sempre modeste ed è per questo che molti possono trovarsi in difficoltà economica, oltre che di salute, causando una non autosufficienza che porta a pensare a queste persone come un peso per la società invece che una preziosa risorsa».
I dati sulle pensioni erano emersi anche in un recente incontro organizzato dall’Anp (Associazione nazionale pensionati). Nel Veneziano l’importo medio della pensione i un ex lavoratore dipendente è di 1.137 euro lordi al mese (1.665 per i maschi e 720 per le femmine), mentre le somme sono ancora più risicate se si parla di artigiani (1.225 per i maschi e 637 per le femmine) o gli agricoltori (927 per i maschi e 500 per le femmine). (f.fur.)