“Gli anziani, i nonni hanno una capacità per capire le situazioni più difficili: una grande capacità! E quanto pregano per queste situazioni, la loro preghiera è forte, è potente!”.

I nonni hanno il “compito grande” di “trasmettere l’esperienza della vita, la storia di una famiglia, di una comunità, di un popolo; condividere con semplicità una saggezza, e la stessa fede: l’eredità più preziosa”:

“Beate quelle famiglie che hanno i nonni vicini! Il nonno è padre due volte e la nonna è madre due volte. E in quei Paesi dove la persecuzione religiosa è stata crudele – penso, per esempio, all’Albania, – in quei Paesi sono stati i nonni a portare i bambini a battezzare di nascosto, a dare loro la fede. Bravi! Sono stati bravi nella persecuzione e hanno salvato la fede in quei Paesi!”.

Ma non sempre – ha aggiunto – l’anziano ha una famiglia che può accoglierlo:
“E allora ben vengano le case per gli anziani … purché siano veramente case, e non prigioni! E siano per gli anziani: siano per gli anziani e non per gli interessi di qualcuno altro! Non ci devono essere istituti dove gli anziani vivono dimenticati, come nascosti, trascurati”.

“Le case per anziani dovrebbero essere dei ‘polmoni’ di umanità”, dei “santuari” di umanità “dove chi è vecchio e debole viene curato e custodito come un fratello o una sorella maggiore”:

“Fa tanto bene andare a trovare un anziano! Guardate i nostri ragazzi: a volte li vediamo svogliati e tristi; vanno a trovare un anziano, e diventano gioiosi!”.

Papa Francesco denuncia “la realtà dell’abbandono degli anziani”, spesso scartati con atteggiamenti “che sono una vera e propria eutanasia nascosta”, perché a comandare “c’è il denaro”:

“Siamo tutti chiamati a contrastare questa velenosa cultura dello scarto! Noi cristiani, insieme a tutti gli uomini di buona volontà, siamo chiamati a costruire con pazienza una società diversa, più accogliente, più umana, più inclusiva, che non ha bisogno di scartare chi è debole nel corpo e nella mente, anzi, una società che misura il proprio ‘passo’ proprio su queste persone”.

“Un popolo che non custodisce i nonni e non li tratta bene – ha esclamato il Papa – è un popolo che non ha futuro!”:

“E’ una delle cose più belle della vita di famiglia, della nostra vita umana di famiglia, è carezzare un bambino e lasciarsi carezzare da un nonno e da una nonna!”.