The European court in Strasbourg close up

Bocciato da Strasburgo il ricorso dei pensionati italiani contro il decreto Poletti

Il ricorso presentato da 10.059 pensionati contro il decreto Poletti del 2015 – inerente la perequazione delle pensioni per il 2012 e il 2013 – è stato rigettato dalla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Secondo la sentenza, infatti, il decreto non ha violato i diritti dei pensionati.

Tutto ha avuto inizio nel 2011 quando la norma Salva Italia aveva bloccato – per il 2012 e il 2013 – l’adeguamento automatico all’inflazione delle pensioni con un importo mensile di tre volte superiore al minimo Inps (circa 1.450 euro lordi). La norma era stata bocciata dalla Corte costituzionale e l’allora ministro del Lavoro Poletti aveva varato un decreto, stabilendo una restituzione della rivalutazione, in proporzione variabile (100% per le pensioni fino a 3 volte il minimo Inps; da 3 a 4 volte il 40%; il 20% per gli assegni superiori di 4-5 volte il minimo, il 10% per quelli tra 5-6 volte). A quel punto i pensionati avevano presentato ricorso a Strasburgo ritenendo ingiusto il provvedimento e lesivo dei loro interessi.

Di diverso avviso invece la Corte di Strasburgo che ha ritenuto la riforma del meccanismo di perequazione delle pensioni corretta ai fini dell’interesse generale e comunque non tale da ledere i diritti dei pensionati secondo quanto prescritto dalla convenzione europea dei diritti umani.

fonte REDAZIONE www.fap.acli.it