Peggiora il malessere demografico della provincia di Belluno: è quanto emerge dai dati pubblicati sul portale della Camera di Commercio. Scorrendo le pagine di ‘Informazione economica’ nel sito Internet della Camera, si scopre, infatti, un ricco ed interessante osservatorio sulla popolazione della nostra provincia. In particolare, cliccando alla voce ‘Statistiche comunali’, è possibile analizzare varie sezioni  inerenti l’andamento demografico  Comune per Comune (vedi qui).  A partire da questi dati, il settimanale ‘L’Amico del Popolo’ con la collaborazione del professor Gino Zornitta, docente di statistica all’Università Ca’ Foscari, ha cercato di fare il punto della situazione sulla delicata dinamica del quadro di riferimento provinciale. Innanzitutto, gli indicatori di struttura demografica forniscono una fotografia della situazione demografica di ciascun Comune, riguardo sia alla distribuzione delle diverse fasce d’età, sia alle dinamiche future quali il ricambio nel mercato del lavoro. Come spiegato dal professore, le situazioni di malessere attraversano quasi tutto il territorio provinciale e sono evidenziate all’alto indice di vecchiaia a cui è spesso connessa la scarsa presenza di popolazione giovane.

 

Di rilievo, è il confronto effettuato tra gli indici dell’anno 2011 e quelli dell’anno 2014 da cui si evince un generale peggioramento: da un lato, infatti, l’indice di vecchiaia a livello provinciale passa da 185,7 (nel 2011) a 196,5 (nel 2014), dall’altro l’indice di ricambio scende da 160,9 a 157,4. Quest’ultimo dato, in particolare, indica anche una certa problematicità nel mantenere stabile la capacità lavorativa della popolazione: infatti, ogni 157 persone che usciranno dal mercato del lavoro (perché in età pensionabile) ne entreranno solo 100. Le punte più drammatiche si possono osservare nei Comuni di Gosaldo (363,8) nell’Agordino, di Lamon (344,7) nel Feltrino e di Zoppè di Cadore (520); mentre le situazioni migliori si hanno in Alpago e nell’area centrale della Valbelluna, da Ponte nelle Alpi a Feltre. In termini di prospettiva, fa riflettere anche l’indice di dipendenza strutturale che mostra come attualmente 100 individui in età attiva abbiano a loro carico più di 38 anziani oltre i 65 anni, e soltanto 19 giovani fino ai 14 anni. Considerando che i giovani rappresentano la forza su cui il territorio potrà investire e che lo sbilancio è di due anziani a uno, la provincia di Belluno si conferma una provincia prevalentemente anziana. Per fare un paragone, gli stessi indicatori elaborati per la zona dell’Alto Adige danno come risultato un indice di vecchiaia (100) che è quasi la metà di quello bellunese, denotando una struttura di popolazione sostanzialmente giovane e dinamica. Ad aggravare questo quadro, precisa il professor Zornitta, vi è la considerazione che l’inversione delle tendenze sopra descritte non potrà avvenire in tempi brevi, dati gli attuali livelli di natalità e l’indice di mortalità che è stabile.

 

Anche in vista di ciò, è stato reso noto da parte delle Acli la recente costituzione dell’ ‘Associazione FAP ACLI della provincia di Belluno Dolomiti’: Associazione senza fini di lucro che si pone di tutelare i diritti e di promuovere la qualità della vita degli anziani e dei pensionati’. Tra i suoi scopi, Fap Acli sostiene il mantenimento di un ruolo attivo e protagonista degli anziani nella vita della società, promuovendo iniziative ed attività che permettano loro di conservare collegamenti culturali e sociali. A tal fine, Fap Acli organizza forme di rappresentanza sindacale degli anziani e dei pensionati, promuove la loro autorganizzazione e il volontariato valorizzandone competenze ed esperienze, sviluppa rapporti di collaborazione con le associazioni che svolgono la loro attività in settori interessanti gli anziani.   L’Associazione provinciale per l’adempimento di tali funzioni fa riferimento soprattutto all’impegno dei soci, che è volontario e libero. Possono aderire alla Fap Acli i pensionati e le persone che abbiano compiuto il 50°anno di età, attraverso l’iscrizione presso una struttura territoriale provinciale dell’Associazione.

di Valentina De Nart (operatrice in Servizio Civile Regionale presso le Acli Provinciali Belluno Dolomiti )